il progetto è nato dall’esigenza di editare una pubblicazione in grado di analizzare e far emergere il sentimento individuale e collettivo di una comunità nel tempo in cui è costretta ad affrontare il dolore della perdita. C’è da dire che l’oggetto di una sottrazione non necessariamente è costituito di materia viva, non è necessariamente tangibile, può riferirsi a qualcosa di immateriale. Per comprendere la natura di questo sentimento è stato per me necessario camminare sul territorio dell’Aquila in un percorso che mi portasse dall'epicentro del terremoto sino al centro della città. Questo mio viaggio sulla linea di distruzione mi ha rivelato l'importanza della pratica dell'osservazione e della documentazione in quanto. queste, discipline in grado di raccogliere e diffondere informazioni al fine di generare solide basi su cui costruire nuovi assetti. Questo impegno sul territorio è diventato tante cose, una sequenza fotografica prima di tutto, una mostra itinerante, un copione teatrale ma soprattutto un libro d’autore che ha avuto la fortuna di trovare immediatamente spazio in una collezione privata. Rispetto al carattere della fotografia, però, mi sembrava riduttivo relegare il lavoro dentro un ambito ristretto e così ho deciso di riprodurre e arricchire il libro d’autore per permettere a più persone di fruire dei suoi contenuti. È questo il vero motivo della nascita di questo progetto.
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