La memoria e l'orgoglio breve racconto. Introduzione, quattro tempi e un finale
… Nella primavera del 1998 ho avuto modo di documentare la demolizione degli stabilimenti industriali dell'Italsider. La grandezza dello spazio industriale, la desolazione trasmessa da quest'abbandono e la grandiosità della devastazione aveva rafforzato in me la convinzione che nessun atto potesse azzerare la cultura, che nessuna forza fosse in grado di cancellare una storia. …
Finale
Se in linea di principio è bene che un fotogiornalista cerchi di mantenere una distanza dai temi che analizza, nella realtà questo distacco non è affatto scontato. E le sequenze di quei volti che adesso affollano la mia scrivania, m'impongono riflessioni e dubbi, mi suggeriscono degli insegnamenti. Mi torna alla mente il giovane proletario senza padre, senza storia, senza avvenire. Mille e mille pensieri tracimano e invadono lo spazio dei miei pensieri. Tra le altre riflessioni risulta con forza un dubbio che è contemporaneamente una speranza: in questo tempo di mistificazioni, di revisioni storiche può una foto contribuire a mantenere viva la memoria? E la memoria può restituire l'orgoglio? Può nutrire la speranza?
19 agosto 2012